Avvertenza! Mega Spoiler!
Ho appena finito di leggere L’alchimista di Coelho. Lo avevo già letto molti anni fa, quando ero all’università ma già allora sentivo di non averlo capito. Probabilmente non era il momento giusto per leggerlo, forse ero troppo giovane o semplicemente ancora la mia vita non aveva una direzione definita.
L’ho acquistato per rileggerlo sul kindle qualche giorno fa e in poche sere l’ho finito. Lacrime…questa volta sì che l’ho capito.
Se non lo hai letto, ti consiglio di farlo prima di proseguire con l’articolo perché sto per spoilerare 😊
Breve recap per chi lo ha letto e non se lo ricorda più
Santiago è un giovane pastore dell’Andalusia che molla tutto per inseguire la sua Leggenda Personale. Un sogno gli svela che sotto alle Piramidi si trova un tesoro e un vecchio Re lo sprona a mettersi in viaggio. Così il giorno seguente parte verso l’Africa e comincia la sua avventura grazie alla quale conosce diverse figure tra cui quella dell’alchimista. Una volta arrivato alle Piramidi scopre che in realtà il tesoro si trova esattamente nel punto da cui è partito.
Ovviamente non è il racconto di una caccia al tesoro ma c’è dietro tutto un significato allegorico.
Quando Santiago, alla fine del viaggio, chiede all’alchimista “Non potevi risparmiarmelo?” lui risponde “Non avresti mai visto le Piramidi. Sono davvero molto belle, non credi?”
In quel momento ho ripensato….
…ho ripensato alla mia vita
Se mi avessero detto che avrei fatto la svuotacantine mi sarei laureata in Fisica? Avrei lavorato anima e corpo anche 14 ore al giorno all’estero per fare gavetta in consulenza? Mi sarei presa tutte quelle responsabilità sul lavoro negli impieghi successivi?
Forse no e non avrei visto le MIE Piramidi. Nel senso che se non avessi fatto l’università non avrei conosciuto gli amici più cari che ho, i miei amici veri, quelli su cui posso contare da una vita e che so che ci saranno sempre.
Se non avessi lavorato in consulenza con ritmi da miniera, non avrei imparato il duro lavoro, il sacrificio e il fatto che me la posso cavare in ogni situazione.
Se non avessi proseguito la mia carriera, non avrei conosciuto mio marito (incontrato in occasione lavorativa) e non avrei mai avuto soddisfazioni come quella di vedere alla televisione la pubblicità di un prodotto che ho contribuito a creare.
Inoltre, se non avessi fatto tutte queste cose, non avrei mai capito quanto sono brava perché non è da tutti laurearsi con 110 in una scienza pura, non è da tutti ricevere valutazioni sempre positive sul lavoro, non è da tutti prendere a fine anno un premio di produttività di diverse migliaia di euro.
…poi ho ripensato a voi e ai vostri percorsi
Ho ripensato a quando mi dite di aver studiato una materia che poi non vi ha portato lavoro e fate tutt’altro.
Ho ripensato a quando mi dite che vi siete pentite di aver lasciato il lavoro ma che allora era l’unica strada possibile.
Ho ripensato a quando mi raccontate dei vostri programmi e della direzione che prende la vostra vita smentendoli ogni volta.
Tutto ha un senso. A volte i nostri percorsi non sono lineari. Credo che non ci sia niente da rinnegare nelle nostre vite e che non ci siano cesure tra un prima e un dopo. Fa tutto parte di un (tortuoso) percorso. L’importante è muoversi, non fossilizzarsi in una situazione e andare avanti perchè solo così potremmo rincorrere la NOSTRA Leggenda Personale
Non si può tornare indietro, bisogna solo trovare il modo migliore per avanzare
P. Coelho