Diventare freelance è il sogno di molte donne alla ricerca di un equilibrio tra vita privata e lavorativa.
Abbiamo già parlato diverse volte di come trovare l’idea giusta e dei primi passi da seguire per realizzare il proprio sogno. Oggi invece vediamo insieme 3 cose da evitare quando ci si avvicina al lavoro autonomo:
#1 Non avere un ufficio
“Ma cosa stai dicendo Cecilia? Io ho scelto di lavorare freelance proprio per non dover andare in ufficio! come la mettiamo?” La mettiamo che abbiamo ragione tutte e due. Ora ti spiego👇
Non c’è niente di male nel lavorare da casa (lo faccio anche io) purchè si abbia a disposizione uno spazio definito come ufficio. Che sia una stanza ad hoc, o un angolo di una stanza adibito a home office, la cosa importante è non lavorare stravaccata sul letto o sul divano. Mai mischiare le zone di relax con quelle di lavoro, o si rischia di lavorare male e non staccare mai.
Allo stesso modo ti consiglio di lavorare sempre vestita in modo adeguato e truccata (se sei solita a farlo), come se dovessi andare al lavoro.
“Ma è così comodo lavorare in pigiama o tuta”.
Lo so bene, credimi, ma a livello mentale non ti aiuta. Ogni tanto la tuta è concessa ma che non diventi una abitudine. E poi se sei già preparata, sei pronta a tutto! Alla videocall dell’ultimo minuto, al contenuto da girare per i social, al cliente che si presenta da te con urgenza. Saresti professionale a riceverlo in tuta?
Una nota: Se non hai uno spazio casalingo da adibire ad ufficio o se la tentazione di lavorare in pigiama è troppa, ti consiglio di pensare di utilizzare uno spazio di coworking, un luogo dove affittare una scrivania in condivisione con altri liberi professionisti. Questo può aiutare sia in termini di concentrazione che di networking, ne parliamo meglio al punto 3.
#2 Navigare a vista
Qualsiasi freelance tu decida di diventare, è d’obbligo avere ben chiara una pianificazione annuale delle attività, per sapere sempre in che direzione ti stai muovendo e avere un termometro dei tuoi progressi. Questa pianificazione è importante anche per definire il tuo tempo da dedicare al lavoro. Un freelance non timbra il cartellino e non ha orari stabiliti, ma deve imparare a darsi una disciplina. Alcuni finiscono per non staccare mai (e tanto valeva rimanere dipendenti con tutti i benefit del caso), altri tirano troppo la corda e prendendosi una libertà dopo l’altra, perdono di vista gli obiettivi e la strategia della propria attività. Lo so che sembrano cose scontate, ma la mancanza di una “rotta” è l’errore più classico per i freelance “novelli”. Anche io ci ho messo parecchi ad abituarmi all’idea di “essere una azienda” e di dover ragionare sempre per obiettivi strategici: “perchè lo sto facendo? che risultati porterà questa attività? Cosa mi aspetto?”
#3 Lavorare da sola
Diventare freelance spesso coincide con il perdere le abitudini del lavoro da dipendente. Sia quelle brutte come orari impossibili, capo tiranno e ambiente tossico, sia quelle belle come il caffè con i colleghi, le chiacchiere alla macchinetta, la pausa pranzo in compagnia…
Tante mie allieve soffrono un po’ questa solitudine e per questo consiglio sempre di:
- costruirsi una rete di colleghi freelance per scambiarsi pareri, motivarsi, confrontarsi;
- coltivare le relazioni con i clienti che possono essere spunto per migliorare e per elaborare nuove idee di prodotti/servizi da offrire
Una delle caratteristiche del “solopreneur” (l’imprenditore che lavora da solo) è il fatto di non avere colleghi con cui confrontarsi sulle decisioni lavorative o un capo che indichi i compiti da eseguire. Io stessa in questi anni di libera professione mi sono chiesta tante volte “e ora che faccio?” “sarà meglio questo o quello?” “oddio, sono bloccata! chi mi aiuta?”
Proprio perchè ci sono passata e so quanto possa essere difficile prendere tutte le decisioni in solitaria, ho creato all’interno della community di womam.it un gruppo whatsapp gratuito da usare come spazio di confronto, motivazione e aiuto. Clicca qui per entrare, è gratis!
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