Scrivere un copy efficace per attirare l’attenzione di potenziali clienti è la grande sfida di ogni content creator (dal blogger alla piccola azienda, dal freelance all’influencer). Al giorno d’oggi infatti, siamo bombardati di informazioni e, per arrivare al nostro pubblico, l’unica strategia da seguire è quella di comunicare qualcosa che li tenga incollati alla nostra pagina. E come fare? Grazie alla scrittura persuasiva e alle tecniche di copywriting. Oggi, vediamo insieme le “regole base”. Se l’argomento è di tuo interesse lasciami un commento per richiedere il seguito.
Scrittura Persuasiva – Tecnica dei 3 Cervelli
Secondo diverse teorie scientifiche e psicologiche, il nostro cervello è diviso in 3 aree:
- il cervello rettile: la nostra parte più primordiale, regola le nostre azioni di “fuga” è la parte del cervello che ci protegge,
- il cervello limbico: è la sede delle emozioni, la parte legata ai sentimenti, la nostra parte più calda e più bambina,
- la neocorteccia: è la parte logica del nostro cervello, quella più razionale che si prende le responsabilità delle nostre decisioni.
Per riuscire a scrivere un contenuto persuasivo, è necessario ingaggiare queste aree del nostro cervello. Tutte e 3 e nell’ordine in cui le ho citate.
Una buona tecnica per farlo è procedere come segue:
- frase gancio per il cervello rettile: ha il compito di instaurare fiducia, di far capire che non c’è fregatura. In questo modo l’utente “non scappa” e interrompe le sue attività per leggere,
- testo seduttivo per il cervello limbico: parte dedicata ad entusiasmare e fare capire quale sia il vantaggio di continuare a leggere,
- informazioni per la neocorteccia: la conclusione di un testo ha il compito di portare il lettore ad una decisione, ad una azione.
Lo so a cosa stai pensando, se è la neocorteccia che decide, tanto vale ingaggiare direttamente quella e snocciolare una serie di informazioni per accaparrarsi il cliente. Purtroppo non è così, la neocorteccia non decide un bel niente se prima non ha capito che ci si può fidare (cervello rettile) e non è stata sedotta da un bel racconto (cervello limbico).
Trovi moltissimi approfondimenti su questo argomento nel famosissimo “Codice Segreto del Linguaggio” di P. Borzacchiello.
Scrittura Persuasiva – Tecnica A.I.D.A.
La tecnica A.I.D.A. credo sia una delle più utilizzate dai blogger e dai content creator sui social. E’ il modello teorico di ogni pubblicità. Si basa su 4 fasi differenti per organizzare un discorso e portare il lettore ad appassionarsi alla tematica esposta. Vediamo insieme queste fasi.
- A – Attenzione – frase ad effetto per suscitare l’attenzione dell’utente e farlo continuare a leggere. Portalo nel tuo mondo in poche righe.
- I – Interesse – alimenta l’attenzione con nuove informazioni. Sfrutta il potere delle storie e comunica tutti i benefici che potrebbe trarre da quello che sta leggendo.
- D – Desiderio – conduci l’utente a desiderare quello di cui stai parlando. Fai un esempio di come queste/o informazioni/prodotto/servizio possono portare un miglioramento nella sua vita. Quale problema stai risolvendo?
- A – Azione – Invita il pubblico all’azione, qualsiasi essa sia (scaricare qualcosa, mettere un like, fare un acquisto…)
Positiva o negativa che sia la scelta del cliente, avrai instaurato una relazione con il tuo lettore e l’impegno che hai dedicato al realizzare una comunicazione così articolata sarà premiato perchè lui/lei si ricorderà sicuramente di te e del tuo brand.
Scrittura Persuasiva – Viaggio dell’eroe
E’ il racconto di una storia con un protagonista (l’eroe) che potresti essere tu qualche anno fa o un tuo cliente o qualcuno che conosci, che inizia un “viaggio”. E’ utile per raccontare trasformazioni e cambiamenti. Le tappe di questo “viaggio” sono:
- inizio dell’avventura
- rifiuto
- incontro con un mentore
- superamento di una prova
- raggiungimento di un traguardo finale.
Qualsiasi storia (ad esempio il mio percorso da lavoro dipendente a posto fisso) può essere raccontata con la tecnica del viaggio dell’eroe. Giocati bene l’incontro con il mentore perchè, se stai provando a vendere qualcosa, quella figura potresti essere tu o il tuo prodotto
Bonus – Usa le parole giuste
Nel lavoro, come nella vita di tutti i giorni, è importantissimo utilizzare le parole giuste per spiegare al meglio una situazione, un concetto, un sentimento. Le parole che usiamo dicono molto di noi, della nostra autostima e delle nostre convinzioni. E’ indispensabile quindi conoscere le regole principali sulla comunicazione per scrivere un post, una mail o anche solo per dialogare con gli altri. Vediamone alcune:
CONCETTI BUONI – parole da usare
- luce e altezza sono concetti considerati universalmente positivi
- lo stesso vale per i verbi di movimento che indicano una progressione
- con la pandemia, hanno assunto connotazione positiva anche tutte le azioni di contatto
CONCETTI NON BUONI – parole da evitare
- Freddo, buio e basso sono concetti considerati universalmente negativi
- Lo stesso per i verbi che denotano incertezza (provare, tentare, cercare…)
- Assolutamente da evitare parole come Scusa, Dirsturbo, Problema: danno già la sensazione che qualcosa non funzioni.
Al posto di dire “scusa se ti disturbo, ti rubo solo 5 minuti: c’è un problema su…” prova con “So che sei molto impegnato e per questo vengo velocemente al punto: c’è una situazione da risolvere…”
Vedi come cambia?