In questo articolo ti voglio dare qualche suggerimento sulle possibili attività che possono permetterti di lavorare in modo autonomo: la particolarità delle mie proposte risiede nel fatto che siano tutte a impatto economico zero o comunque molto basso.
Se non hai la possibilità di investire del denaro in un tuo progetto, o se semplicemente non vuoi farlo, sei nel posto giusto.
Se invece ti piacerebbe diventare imprenditrice nella accezione più classica e te la senti di rischiare qualcosina in termini economici, ho preparato un articolo dedicato.
Se segui il mio blog avrai già letto la storia della mia prima idea imprenditoriale che poi è sfumata proprio perché non volevo assumermi il rischio di “buttare via” dei soldi.
Ho preferito quindi orientarmi verso progetti che non richiedevano alcun investimento e che se fossero “andati a ramengo” non mi avrebbero causato nessuna perdita finanziaria.
“E se non riesci a concludere nulla??”
“Al massimo ho perso un po’ di tempo”
Perso..ecco perso non credo sia la parola giusta perché impiegare del tempo per studiare un progetto e metterlo in pratica non è mai tempo perso ma un’esperienza che arricchisce. La mente si apre e si allena a guardare in una nuova direzione con una certa prospettiva. Magari il primo progetto che hai studiato non ti porterà a guadagnare ma avrai fatto “palestra” per l’analisi della prossima idea.
Esempio #1 Diventare FreeLance
Nel momento in cui mi sono avvicinata per la prima volta all’idea di lavorare da casa in modo indipendente, ho fatto la più classica delle ricerche sul web digitando su Google la stringa “lavorare on line”. Mi si è aperto un modo e ho scoperto una moltitudine di possibilità che neanche mi immaginavo. Per agevolarti e non farti leggere milioni di pagine internet, riassumo qui le idee principali ma ti prometto che ci saranno ulteriori approfondimenti nei prossimi articoli.
Ognuno di noi è bravo in qualcosa, riuscire a vendere il nostro miglior servizio può essere la chiave per partire nell’impresa del lavoro autonomo.
Ti consiglio di dare un’occhiata a piattaforme come Fiverr, Freelancer o Peopleperhour (solo per citarne alcune). In questi spazi le persone offrono il proprio servizio nei campi più svariati: grafica&design, digital marketing, traduzioni…ecc.
Sei una casalinga e non hai neanche idea di cosa vogliano dire le parole appena citate? Tranquilla c’è anche gente che vende cose molto “semplici” ma creative: c’è un tizio che realizza simpatici video di auguri dalle spiagge della Jamaica, c’è chi fa le imitazioni, chi propone menu settimanali per ogni stagione ed esigenza…e così via. Apri la mente e pensa a cosa sai fare tu.
Pensi che sia troppo complicato? Cosa ti scoraggia? L’inglese? Considera che c’è anche una piattaforma italiana: si chiama Addlance , non l’ho ancora provata e al momento non so come funziona ma presto approfondirò la questione per potertene parlare in un nuovo articolo.
Credi di non essere in grado di offrire alcun servizio o di non saper gestire la piattaforma? Bhe, puoi pensare a cosa fare nel tuo piccolo. Sei brava a fare le torte? Spargi la voce tra le mamme della tua cerchia e preparale su commissione. Inizierai con piccole quantità ma, se ci sai fare, grazie al passaparola puoi raggiungere un buon bacino di persone ed avere successo come questa signora di Venezia.
Capisci cosa intendo? Alla fine la logica è la stessa: offrire un servizio. Hai ancora dei dubbi? Leggi l’articolo “Offrire un servizio – alcune idee alla portata di tutti” e se sei ancora confusa, contattami! Troveremo insieme il tuo punto di forza.
Esempio #2 Piattaforme che offrono lavoro da casa
In questo periodo in cui siamo sempre connessi, è molto importante il corretto funzionamento di tutto il mondo digitale. Per questo motivo, esistono realtà che cercano tester per app e siti di grosse aziende. Prova a dare un’occhiata a piattaforme come Passbrains, Crowdwille e User Testing. Gli iscritti vengono pagati per analizzare e scovare errori (un bottone che manca, un’immagine storta, una pagina che non si apre…) nelle pagine web assegnate.
Ti ho fatto questo esempio perché avendo un background informatico la cosa mi aveva molto interessato, ma se sei di tutt’altra estrazione, ad esempio umanistica, ci sono anche piattaforme che permettono di scrivere articoli sugli argomenti più disparati (Melascrivi, Greatcontent…).
Per chi è bravo nelle lingue ci sono piattaforme che cercano traduttori (tipo ProZ o TextMaster…).
Non hai una idea ben precisa? Puoi buttarti sul “data entry classico”, cioè puoi essere pagato per inserire banalmente dei dati (ad esempio con Amazon M Turk)
Sicuramente non farai i miliardi, il carico di lavoro di ciascuna piattaforma non permette di guadagnare uno stipendio pieno; ma se ti iscrivi a più di una contemporaneamente o se affianchi a questa attività qualcos’altro…bhe, il gioco è fatto.
E se pensi che sia troppo difficile, ecco qui una pagina che contiene diversi tutorial.
Esempio #3 Sondaggi Retribuiti e App che fanno guadagnare qualcosa
Dei metodi analizzati sino ad ora, questo è sicuramene quello che porta il guadagno minore…ma è anche quello per cui non dovrai praticamente fare nessuna fatica. Io li chiamo “minima spesa, massima resa”.
Alzi la mano chi di noi non si mette a cazzeggiare con il cellulare quando è in fila alla posta o quando è sui mezzi. Quante mani vedo? Nessuna.
Ecco, al posto di cazzeggiare, prendi in considerazione l’idea di compilare qualche sondaggio retribuito o di scaricare una app che ti paga pochi centesimi per vedere dei video o per accedere qualche secondo a vari siti web. Il guadagno è minimo…ma piuttosto che stare su facebook, mi sembra una valida alternativa.
Per i sondaggi, le piattaforme meglio recensite sono: Nielsen Panel, Toluna e Centro di Opinione. Per le altre attività puoi provare a scaricare Wipi o altre app “sorelle”.
No martini, no party (no impegno, no guadagno).
Esempio #4 Proprie Creazioni
Su questo punto sono carente e non posso dirvi granchè. Faccio mea culpa. Sono la persona meno creativa sulla faccia della terra e invidio molto tutte quelle mamme che si occupano di “lavoretti” o “riciclo creativo”. Mia cognata e il suo gruppo di amiche ad esempio, confezionano delle bellissime creazioni da vendere per beneficenza alle feste del paese e della scuola (dalle collane fatte con le cialde Nespresso ai portacandela, dai centrotavola alle decorazioni su piatti e bicchieri). Farlo a scopo benefico è un gesto bellissimo, ma non ho mai capito perché nessuna di queste pie donne abbia approfondito la tematica per renderla una fonte di guadagno, una seconda entrata.
Credo che anche se ci dedicassero solo una mezz’ora al giorno, riuscirebbero a produrre in discrete quantità e potrebbero rivendere grazie al passaparola o creando un vero e proprio negozietto on line. Anche in questo caso, all’inizio non si faranno grandi cifre ma si può comunque provare a partire e stare a vedere che succede.
Per concludere…
Trova la tua strada, trova la tua nicchia e provaci. Ti ricordo che stiamo parlando di attività ad investimento zero o bassissimo. Tentare non costa nulla.
Ci vuoi provare? Brava, sei già un passo più avanti rispetto a quelli che si stanno ancora lamentando.
Se vuoi approfondire la tematica dei possibili servizi da offrire anche senza competenze specifiche, leggi l’articolo “Offrire un servizio – alcune idee alla portata di tutti”
Se invece hai la possibilità di investire dei soldi per fare partire una tua attività, ti do qualche consiglio qui.
A presto!