Se sei arrivata fin qui vuol dire che ti sei convinta a fare il passo per diventare una libera professionista, una lavoratrice autonoma, un’imprenditrice. In base a quella che è stata la mia esperienza, ti racconto quali sono state le 5 regole che mi hanno aiutata a lavorare alla mia idea in modo produttivo.
Se non sei ancora partita con un tuo progetto e ti mancano gli spunti o semplicemente vuoi raccogliere qualche suggerimento, ti consiglio di leggere anche questi articoli:
Rendersi Indipendenti – Da Dove Comincio?
Rendersi Indipendenti – 5 Suggerimenti
Rendersi Indipendenti – 4 Esempi Pratici
Regola #1 – Definisci il tuo spazio
Se il tuo obiettivo è quello di lavorare da casa, è necessario definire un tuo “ufficio” o comunque una area franca dove posizionerai i tuoi strumenti di lavoro. Questo posto deve essere diverso da dove mangi, dormi o guardi la TV: deve essere un posto dedicato al lavoro, senza distrazioni.
Anche se rimani a casa e non ti vede nessuno, vestiti e truccati (se sei abituata a farlo). Non c’è bisogno di mettersi il tailleur, l’obiettivo è quello di non rimanere in pigiama con il mollettone tra i capelli. Stai facendo una cosa importante! Bisogna darsi un tono.
Se a casa non hai spazio o ci sono troppe distrazioni, prova a trovare un bar nella tua zona o uno spazio condivisibile con altri liberi professionisti (ask google). Questa potrebbe essere una strategia per incrementare la produttività.
Se hai aperto un negozio, un ristorante o uno studio, il suggerimento vale allo stesso modo: tutto deve essere organizzato per aumentare la produttività. Non so se hai visto il film “The Founder” ispirato alla vita del fondatore di Mc Donald, ma io sono rimasta molto colpita dalla scena in cui i protagonisti definiscono il layout della cucina e le procedure operative del personale per calcolare al secondo il tempo in cui sfornare i panini. Davvero pazzesco: un vero esempio di straordinaria efficienza orientata alla customer satisfaction e di conseguenza al ritorno economico della azienda. Guardalo!
Regola #2 – Definisci il tuo orario
Lavorare in modo autonomo è comodo perché ci si riesce ad organizzare come si vuole. Se un giorno hai il bimbo malato, non devi chiamare il tuo capo e sperare che ti conceda un permesso senza farti fare notte il giorno successivo.
Ovviamente bisogna imparare a gestirsi e non eccedere né da un lato (cazzeggio, svacco sul divano, shopping) né dall’altro (lavorare e basta senza sosta).
Il mio consiglio è darsi degli orari, che siano gli orari del tuo negozio o semplicemente gli orari che vuoi rispettare….un po’ come se timbrassi il cartellino.
Un parente a cui raccontavo la mia scelta di lavorare da casa mi disse: “ah, si…così se hai voglia di lavorare, lavori, altrimenti ti riposi o vai a farti un giro”
Eh no ragazzi, non funziona così. Io lavoro con impegno tutti i giorni e so esattamente cosa devo fare ogni mattina quando mi siedo alla mia postazione. La mia agenda è attentamente programmata con settimane di anticipo.
E qui mi collego al punto successivo…
Regola #3 – Definisci una to do list
Non si può improvvisare, ogni giorno ci sono dei task che vanno portati a termine. Stabilisci una to do list per non perderti i pezzi: puoi farlo giorno per giorno, a livello settimanale o anche mensile, dipende da quello che fai.
Io per esempio mi trovo bene a redigere una to do list settimanale: ogni domenica mi ricavo mezz’ora per pianificare la settimana che viene e definire i miei impegni giornalieri.
È ovvio che ci sono imprevisti e modifiche in corso d’opera, ma questo avviene anche per un dipendente che si trova in ufficio e deve abbandonare quello che sta facendo per la priorità del momento. Una riprogrammazione di alcune attività ci sta, ma certo non puoi permetterti di navigare a vista.
Presto troverai qui un articolo in cui condivido con te tutti i trucchi che uso per pianificare la mia settimana.
Regola #4 – A fine giornata tira le somme
Ogni sera, dopo aver messo a letto la mia bambina, prendo in mano la mia to do list e “spunto” le attività completate. Se è rimasta in sospeso qualche attività cerco di riprogrammarla inserendola nelle giornate successive e rivedendo l’agenda settimanale.
Bastano 10 minuti, una breve riflessione per capire se la giornata è stata produttiva. Si? No? Se no, perché? Può essere che tuo figlio sia stato malato e che sei rimasta con lui (sei più che perdonata), ma può anche essere che ti sei presa in chiacchiere con la vicina di casa o sei stata a cazzeggiare su facebook troppo a lungo.
Impara dai tuoi errori e cerca di migliorare sempre.
Regola #5 – Definisci il tuo investimento
Sia che tu stia investendo nella tua attività dei soldi (ad esempio aprendo un esercizio commerciale) o del tempo (ad esempio gestendo un blog di cucina), la regola è valida: devi definire un limite ai tuoi sforzi.
Sarà naturalmente difficile partire con un nuovo progetto e non ti devi arrendere alla prime difficoltà. Potrebbe volerci un po’ di tempo prima che tu veda un riscontro e qualche risultato.
Però un conto è persistere nell’inseguimento dell’obiettivo, un conto è perseverare in un progetto che evidentemente sta andando a rotoli.
Se inizi ad avere il sentore che stai sprecando dei soldi o anche “solo” del tempo, devi fissare dei limiti oltre ai quali non devi spingerti.
Può capitare che la tua idea sia buona ma vada rivista o riadattata in corso d’opera, oppure può succedere che vada butatta via in toto.
Il fallimento fa parte del gioco e non è detto che sia una cosa negativa.
La forza si costruisce sui fallimenti, non sui propri successi. Ciò che mi ha resa forte è stato nuotare sempre controcorrente
Coco Chanel
Nella mia vita ho sbagliato più di novemila tiri, ho perso quasi trecento partite, ventisei volte i miei compagni mi hanno affidato il tiro decisivo e l’ho sbagliato. Ho fallito molte volte. Ed è per questo che alla fine ho vinto tutto
Michael Jordan